conclusioni su Aristotele

Sicuramente Aristotele ha una sensibilità enciclopedica, inoltre vi è sempre quella premessa tra la coincidenza della struttura dell’essere e del pensiero, dunque la frammentazione del sapere non avviene perché in qualche modo il sapere è tutto unito. Abbiamo visto anche come metodo, come strumento, la logica alla ricerca del senso del mondo e l’attuazione delle varie discipline, ora vediamo la fisica, Dio e l’anima. Abbiamo visto le quattro cause, l’origine dei fenomeni che vengono analizzati in base alle quattro cause (materiale, formale, efficiente, finale) ed ogni ente tende alla realizzazione della propria essenza immanente, non è trascendente, come in Platone è l’iperuranio.

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l’anima secondo Aristotele

Oggi vedremo la concezione di Dio per Aristotele. Dio è una sostanza immutabile ed eterna ed è causa del movimento dell’universo; non si tratta di una visione antropomorfica, dunque non è una persona, né è un ente assolutamente buono, né ama il mondo e con la propria volontà provvede a regolarlo secondo un piano provvidenziale; dunque non si indentifica con le religioni monoteistiche, ma rimane il principio supremo dell’universo.

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