la dottrina dell’amore e della bellezza, Platone

Per comprendere al meglio la visione dell’amore di Platone, è necessario prendere in considerazione prima di tutto la concezione che lui stesso ha dell’uomo: un essere diviso a metà tra anima e corpo, tra aspirazione verso il mondo delle idee e tendenza a cedere alle tentazioni del mondo materiale.

Platone, riprendendo ciò che era stato detto da Socrate, definisce l’amore una follia, ma va avanti nell’analisi, sostenendo che non sempre la follia è un male. L’amore diventa infatti una follia divina, fonte di bene per gli esseri umani. La bellezza di cui ci si innamora non è altro che la rivelazione dell’armonia divina, la quale «riaccende» nell’uomo il ricordo della Bellezza Ideale che l’anima sensibile aveva contemplato prima di incarnarsi. È mediante la contemplazione della bellezza che ci si avvicina all’intelligenza stessa. Infatti l’uomo, grazie alla reincarnazione, vita dopo vita, impara a non lasciarsi ingannare dalla bellezza estetica, ma cerca qualcosa in più, fino a giungere anche alla bellezza del divino stesso.

Leggi tutto