Le categorie di Aristotele

Le Categorie sono un libro scritto da Aristotele raggruppato nel “organon”, composto da 6 opere Aristoteliche organizzate da Andronico di Rodi; esse trattano principalmente il modo in cui l’essere viene compreso e analizzato dall’uomo. Aristotele era contro il pensiero platonico, in quanto quest’ultimo, per riuscire a spiegare l’essere (l’essente), portava quest’ultimo e la realtà in un mondo ideale, ossia l’iperuranio; per Aristotele questa classificazione non è adatta a determinare l’essere nel nostro mondo, e questo è uno dei vari motivi per cui ha scritto le categorie, per riuscire a classificare ed identificare l’essere utilizzando la logica.

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conclusioni su Aristotele

Sicuramente Aristotele ha una sensibilità enciclopedica, inoltre vi è sempre quella premessa tra la coincidenza della struttura dell’essere e del pensiero, dunque la frammentazione del sapere non avviene perché in qualche modo il sapere è tutto unito. Abbiamo visto anche come metodo, come strumento, la logica alla ricerca del senso del mondo e l’attuazione delle varie discipline, ora vediamo la fisica, Dio e l’anima. Abbiamo visto le quattro cause, l’origine dei fenomeni che vengono analizzati in base alle quattro cause (materiale, formale, efficiente, finale) ed ogni ente tende alla realizzazione della propria essenza immanente, non è trascendente, come in Platone è l’iperuranio.

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la Metafisica di Aristotele

La metafisica è un’opera di Aristotele, è un’opera scritta ovviamente da lui per quanto concerne i singoli libri ma non è stata raccolta da lui, è stata raccolta successivamente e tutti questi libri da un punto di vista bibliotecario furono messi dopo i libri di fisica, dunque “meta-fisica”. Questo termine che ha un valore letterale, è molto felice perché poi va ad indicare anche le problematiche metafisiche che hanno a che fare con un mondo trascendente.

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il Cosmo aristotelico

In questa lezione vedremo la visione del Cosmo secondo Aristotele. Il Cosmo aristotelico è compatto e ordinato, in esso ogni cambiamento ha una causa e uno scopo specifico; abbiamo visto le varie cause e quella finale è certamente una delle più importanti in qualche modo, non solo nell’ambito morale. Il cosmo di Aristotele non presenta spazi vuoti, è finito, è compiuto, esso presenta un centro, un alto, un basso e quindi ha anche un confine, e quale sarà questo confine? La sfera delle stelle fisse.

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le scienze secondo Aristotele

Aristotele uno dei massimi pensatori di tutti i tempi. Il suo periodo storico è caratterizzato dalla figura di Filippo II di Macedonia e da quella di Alessandro Magno che starà suo allievo. Le città greche vivono un periodo di crisi e vengono sottomesse dalla Macedonia. Aristotele non aveva origini ateniesi ma proveniva da una zona periferica della Grecia ossia la penisola Calcidica. Essendo visto come uno straniero gli era vietato partecipare alla vita politica della città di Atene. Tuttavia ciò non urtava con i suoi interessi. Infatti nonostante egli tratti di politica nelle sue opere, la politica attiva non rientrò mai tra le sue attività. Non gli piacquero i successori della scuola di Platone e perciò si trasferì in Asia Minore insieme a un suo nuovo discepolo, Teofrasto, il primo ad aver scritto un trattato di botanica. I due si recarono ,infine, all’isola di Lesbo dove si dedicarono allo studio della biologia marina. Una delle date piú importanti concerni la vita di Aristotele è il 342 a.C., anno in cui lui ritornò ad Atene ,che era stata ormai conquistata da Alessandro Magno ,dove fondò una scuola, “il Liceo”, in cui era presente un “peripateto” (dove si poteva passeggiare); gli allievi erano detti “peripatetici”. Il peripato o liceo poiché consacrato ad Apollo Licio divenne una scuola la cui fama sorpassò quella dell’accademia di Platone. Il liceo venne adibito anche a museo di storia naturale e a biblioteca in cui vennero raccolte grandi opere di vario genere.

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le sostanze di Aristotele

La sostanza è ciò di cui è fatto l’essere che è inteso come individuo concreto ossia il questo e il qui (una persona, un animale, una cosa). La definizione sopra riportata viene associata da Aristotele alle sostanze prime perché esistono in modo autonomo e fungono sempre e soltanto da soggetti anche da un punto di vista grammaticale. Queste sostanze possono essere analizzate sia da un ambito ontologico ossia i soggetti reali; che da uno logico cioè i soggetti logici. La sostanza, il soggetto reale è l’individuo concreto che possiede diverse proprietà che a loro volta sono le categorie e che sono il soggetto logico ossia i modi nei quali si predica l’essere. Le sostanze seconde derivano dalle sostanze prime, come ad esempio la specie umana, e non possono esistere indipendentemente dagli individui concreti. Dunque esiste l’uomo singolo ,non l’umanità e ciò costituisce una grande differenza rispetto al pensiero di Platone.

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la fisica di Aristotele

Lo studio del mondo fisico per Aristotele rientra nelle scienze teoretiche. Esse rappresentano la conoscenza assoluta verso la quale gli uomini aspirano. La fisica riguarda quel mondo che Platone considerava inferiore e che viene rivalutato da Aristotele. La fisica per Aristotele è, infatti, una delle scienze più importanti e per tale ragione Aristotele può essere considerato uno scienziato.

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la logica aristotelica

La logica è un metodo comune a tutte le scienze nello studio dei ragionamenti. I vari tipi di ragionamento sono: induzione/intuizione, dal particolare all’universale e deduzione, dall’universale al particolare. La logica aristotelica è una scienza, che Aristotele, in qualche modo, non considera veramente una scienza, ma una tecnica, uno strumento con cui capire, comprendere e analizzare i vari problemi.

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la ricerca del sapere, Aristotele

L’uomo condivide con gli animali la sensazione, fra i diversi tipi di sensazioni quelle più importanti sono certamente l’udito e la vista; e tramite questi che apprendiamo maggiormente. Qui abbiamo ancora quella traccia di importanza dell’oralità, del primato dell’oralità sulla scrittura. Aristotele è il primo che concepisce che diversi tipi di scienze esistono perché esistono diversi tipi di oggetti. La singola sensazione riguarda il singolo oggetto o evento definito nello spazio e tempo; ciò che si percepisce e quello del qui ora. Tutto ciò nel linguaggio aristotelico si traduce sostenendo che la sensazione concerne il che, non ancora il perché.

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