Becket e il suo Re, il cinema

Il cinema viene considerata la settima arte fin dalla sua nascita, e il suo scopo può mutare in maniera estremamente flessibile, dall’intrattenimento all’informazione, e, col passare degli anni, è diventato uno strumento di divulgazione esemplare. Nel caso di Becket e il suo re, si tratta di un film storico, il suo scopo può variare, quindi, dal semplice intrattenimento, alla vera e propria informazione su eventi storici, ma se questo è già possibile farlo attraverso la scrittura, perché utilizzare il cinema come strumento mediatico, data la sua maggiore complessità e dispendiosità?

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Becket e il suo re

Il cinema ha sempre avuto un ruolo rilevante nella vita di ciascun individuo, nella cultura, nella formazione e nell’informazione di ognuno di noi. Nel cinema, come nel teatro, la potenza comunicativa è enorme: favorisce uno sviluppo empatico fortissimo, mette in risalto le sfaccettature fantasiose, l’estro, la poetica di ogni anima. Tuffarsi all’interno di un film, o di un’opera teatrale, permette di nutrire la mente, il corpo e l’anima; entrarne in contatto costante e conoscere la storia che si sviluppa attraverso le vicende narrate apporta all’individuo una crescita morale, oltre che culturale.

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Abelardo, uno sguardo d’insieme

La vita di Pietro Abelardo (1079-1142) compendia emblematicamente i mutamenti e le irrequietezze del XII secolo, Secolo ricco di spiriti colti. Narrò della sua vita nella Historia calamitarum mearum. Nacque nel borgo di Pallet vicino a Nantes, da Lucia, forse di origine bretone e da Berengario, forse di origine poitevina, miles appartenente alla nobiltà minore, il quale voleva che anche i suoi figli seguissero il suo esempio. Rinunciò ai beni e alla carriera per dedicarsi agli studi a Loches (nella Loira) nella scuola di Roscellino, che nel 1092 venne condannato per eresia a Soissons e costretto a un trasferimento in Inghilterra. Abelardo si recò poi a Parigi, dove criticò le tesi sugli universali di Guglielmo di Champeaux e, di conseguenza, tra i due emersero profonde divergenze. Abelardo decise così di fondare una propria scuola, dapprima a Melun e in seguito a Corbeil.

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