le Signorie: le dinamiche del potere

Il Medioevo viene solitamente associato al concetto di vassallaggio ossia un giuramento solenne e pubblico tra un signore e un vassallo. Esso doveva indurre all’instaurazione di un legame di fedeltà e lealtà basati sull’adempimento di obblighi imprescindibili per ambo le parti: il vassallo doveva mettere a disposizione del signore le proprie competenze militari e in cambio riceveva protezione e un feudo. Questa distinzione gerarchica ed estremamente minimalista ed esemplificativa della società medievale non è però sufficiente ad offrire un quadro chiaro e completo della realtà propriamente detta.

Leggi tutto

Monika Ertl, eroina?

Una profonda contraddizione sussiste nella giustizia umana, la sensazione che essa si riduca e significhi altro che la vendetta, poiché le leggi o non colpiscono o, spesso, elogiano gli ignobili. L’inizio del giorno del primo aprile 1971 Roberto Quintanilla venne giustiziato. L’ex colonnello dei servizi segreti boliviani che volle la morte di Guevara e che non rispettò affatto quel decoroso cadavere (fu lui che ordinò di tagliare le mani al cadavere del Che), venne assassinato ad Amburgo, nella sede del consolato boliviano. I colpi mortali partirono da una Colt Cobra registrata a nome di Giangiacomo Feltrinelli; mentre la vendetta si avvenne per mano di Monika Ertl, giovane tedesca che aveva abbracciato gli ideali rivoluzionari.

La nostra Monika si era finta una giornalista australiana e chiesto di intervistare il neo console Quintanilla; appena entrò nello studio consolare, prese la pistola e sparò tre colpi, che colpirono l’assassino. Nella fuga Monika abbandonò la pistola, la borsa, una parrucca e un biglietto con scritto: vittoria o morte. La giovane aveva combattuto in seconda linea in Bolivia, proprio assieme al Che, e dopo la sua morte entrò nell’E.L.N. (Esercito di Liberazione Nazionale) boliviano. Dopo l’uccisione di Roberto Quintanilla della ragazza non si seppe più nulla, si scoprì che era tornata in Bolivia a combattere, ancora. Monika morirà nel 1973, a seguito di un’imboscata da parte dell’esercito; il luogo di sepoltura non è mai stato reso noto.

di Giancarlo Petrella,
Proprietà letteraria riservata©

la Rivoluzione cubana

Sui molteplici aspetti che ci si potrebbe soffermare, quando si parla della Rivoluzione cubana, c’è senz’altro da segnalare il suo carattere mediatico: fu una rivoluzione combattuta anche tra le testate giornalistiche, l’opinione pubblica oltre che i salotti intellettuali – si ricordi in merito la celeberrima foto che vede in essa raffigurati il Che con il filosofo Sartre. Per Rivoluzione cubana si intende quel processo storico che ha visto la caduta della dittatura militare di Fulgencio Batista e l’avvento dell’era di Fidel Castro. Dopo Fidel si avrà Raúl Castro, suo fratello; entrambi sono stati dei rivoluzionari e insieme all’eroe Ernesto Guevara hanno guidato i cosiddetti barbudos, nome dei rivoluzionari cubani del Movimento del 26 luglio: le barbe erano lunghe a simbolo della decisione di non raderle fin quando non avessero vinto la guerra, la guerra di liberazione. Secondo un’altra versione, le barbe sarebbero state lunghe poiché i rivoluzionari non avrebbero avuto lamette per tagliarle.

Leggi tutto

Hitler, accenni biografici

Adolf Hitler è un politico tedesco, fondatore e figura centrale del nazional-socialismo, fondatore della dittaatura totalitaria del Terzo Reich, capo del Partito laburista nazional-socialista tedesco, cancelliere del Reich e Fuhrer di Germania, comandante supremo delle forze armate tedesche nella seconda guerra mondiale. La biografia di Hitler Adolf Hitler nacque nell’austriaca Braunau am Inn il 20 aprile 1889. Era un bambino tanto atteso, perché prima di allora tre bambini erano già morti nella famiglia Hitler. Suo padre, Alois, ha lavorato come doganiere, in modo che la famiglia potesse vivere in relativa prosperità. La madre, Klara, proveniva da una grande famiglia di contadini. Hitler ha studiato in diverse scuole da bambino, poiché la sua famiglia ha spesso cambiato il suo luogo di residenza a causa del lavoro di suo padre. Adolf non ha mostrato alcuna capacità di apprendimento. Quando Hitler aveva quattro anni, suo padre morì. Dopo 4 anni, nel 1907, la madre muore di oncologia, che diventa una vera tragedia per un adolescente. Hitler decide presto di andare a Vienna.

Leggi tutto

Becket e il suo re

Il cinema ha sempre avuto un ruolo rilevante nella vita di ciascun individuo, nella cultura, nella formazione e nell’informazione di ognuno di noi. Nel cinema, come nel teatro, la potenza comunicativa è enorme: favorisce uno sviluppo empatico fortissimo, mette in risalto le sfaccettature fantasiose, l’estro, la poetica di ogni anima. Tuffarsi all’interno di un film, o di un’opera teatrale, permette di nutrire la mente, il corpo e l’anima; entrarne in contatto costante e conoscere la storia che si sviluppa attraverso le vicende narrate apporta all’individuo una crescita morale, oltre che culturale.

Leggi tutto

i Vichinghi in America

Anche se è difficile da abbandonare l’idea del mito di Colombo, è ormai un fatto certo. Fin dal 1960, con la scoperta di un antico villaggio vichingo nella parte settentrionale dell’isola di Terranova, ora parte del Canada, si ha la certezza storica che i Vichinghi “scoprirono” l’America almeno 500 anni prima di Colombo. In questo sito, oggetto di lunghi anni di ricerche
archeologiche, sono stati portati alla luce i resti di abitazioni: tre sale in grado di alloggiare 80 persone ciascuna, una fucina, una falegnameria, numerosi utensili tipici del popolo vichingo e sono state trovate anche le tracce di un vero e proprio cantiere navale.

Leggi tutto

il condottiero leggendario

Napoleone nasce il 15 Agosto 1769 ad Ajaccio, morirà il 5 Maggio 1840 a Sant’Elena. Quello di Napoleone non è semplicemente un personaggio storico: è un riferimento, passato di secolo in secolo, assumendo una forma quasi mitologica tanta la sua importanza e grandezza. Il culto della sua persona è continuato ben oltre la sua morte, ed è stato celebrato da innumerevoli artisti, poeti e musicisti. Le sue tappe furono decisive a livello politico e militare: difatti, è stato il generale francese per eccellenza, nonché fondatore del Primo Impero Francese (di cui egli stesso si incorona imperatore) e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea, detta anche Età Napoleonica. Col termine leggenda Napoleonica si indica tutto l’insieme di aneddoti e opere d’arte pensato per celebrarlo, e farne l’oggetto di un culto. Pochi uomini nella storia dell’umanità hanno saputo suscitare tanta ammirazione e anche pareri così contrastanti. Dalle origini della sua carriera politica e sino al colpo di stato, tutte le sue conquiste e vittorie militari furono elementi che lo resero una delle personalità più note della storia della Francesi e dell’Europa.

Leggi tutto

Carlo Magno e i Sassoni

Si trattò della campagna militare in assoluto più lunga e più ardua che Carlo abbia mai fatto. Si combatterono in tutto diciotto battaglie e si conclusero con l’annessione della Sassonia al regno dei Franchi, e con la conversione di questi al cristianesimo dal paganesimo germanico. Il territorio sassone si può suddividere in quattro regioni diverse: Ostfalia, Angria, Vestfalia e la Nordalbingia.

Leggi tutto

la rivoluzione francese

Già con l’aiuto verso la guerra di indipendenza americana, la Francia si indebitò di 2 miliardi di lire. Si aggiunse quindi quello che era il problema della riscossione delle tasse, dato che non tutti i cittadini erano facilmente rintracciabili, i pesanti costi di manutenzione, il disastroso raccolto nel 1788 e l’aumento del costo del pane non poterono portare ad altro se non alla convocazione degli stati generali nel 1789 (la quale ultima convocazione avvenne nel 1614), per cercare di risolvere l’immensa crisi politica economica e sociale. Siamo nel 5 maggio 1789. Crisi economica causata dalla guerra d’Indipendenza americana, dal lusso e dagli interessi verso coloro cui lo Stato aveva chiesto prestiti. Precedentemente, a partire dal 1740, per sanare le casse dello Stato furono aumentate le tasse; da qui il malcontento del Terzo Stato, l’unico che le pagava effettivamente. Si intuì che pur la nobiltà e il clero avrebbe dovuto pagarle. Gli stati Generali furono composti da 1139 rappresentanti eletti dai tre ordini; abbiamo anche le Cahiers, per l’appunto i Quaderni delle lamentele, ben collocabili in questo contesto.

Leggi tutto