l’intellettuale dalla parola irrequieta

Cent’anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, l’intellettuale dalla parola irrequieta

Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna il 5 Marzo 1922. Nel 1929 la famiglia si trasferisce definitivamente a Sacile in Friuli, dove sin da giovane si avvicina alla scrittura, affascinato dal territorio e dalla nuova atmosfera abitativa. Nel 1935 frequentò il Ginnasio Liceo Daniel Manin di Verona, esperienza molto formativa dal punto di vista letterale. L’amore per la poesia e la letteratura si unì a quello per la scrittura. Successivamente a Bologna, dove visse sette anni fondò un gruppo di discussione letteraria insieme a suoi amici studenti.

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Per il compimento del primo mese

La mia bimba si aggrappa al sen materno
come alla speranza che non sia inverno,
freddo, muto, spento; l’indifferenza.

La bimba contempla (si muove e ferma)
il piccol mondo di sabbia e conferma
le fanciulline idëe e l’oblio il caccia.

di Giancarlo Petrella,
Proprietà letteraria riservata©

Illusione di un tramonto

Illusione di un tramonto – analisi metrica

Mario Famularo

Per quanto riguarda l’analisi metrica del componimento Illusioni di un Tramonto di Giancarlo Petrella, partiamo dalla prima strofa: 1° 5° 10°
3° 7° 10°
1° 5° 10°
1° 4° 6° 10°
1° 4° 6° 10°
1° 3° 6° 8° 10°
3° 5° 10°
2° 4° 6° 8° 10°

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Commento introduttivo all’«Art Nouveau»

Scrivere un componimento poetico in questi tempi moderni è sempre più complesso: pensare di scrivere poesia, quella pura e vera, riporta immediatamente nelle nostre menti le poesie dei più importanti autori del nostro Paese (come Dante, Petrarca e Foscolo ad esempio…). Si è perso l’uso della scrittura di una bella poesia a causa di quell’elemento tecnico ma allo stesso tempo essenziale nella metrica, considerato da molti un qualcosa di superfluo o di antico: la rima.

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Père-Lachaise

Nella notte eterna del cimitero di Père-Lachaise passeggio; dei sampietrini senza nome ho compassione. Quando il rancore muove a vita i fantasmi, da sotto i caldi avelli sento l’inutil peso che l’uomo diede al senso, l’imbellettare e ‘l potenziare una semplice categoria del pensare; un semplice concetto distillato fin le viscere, nel delirio dell’uman cosmo antropomorfizzare. Di fronte alla sofferenza non ne chiedo il perché; nella notte eterna del cimitero di Père-Lachaise passeggio, dei sampietrini senza nome ho compassione.

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La mia mano

Vorrei essere la tua roccia quando la sabbia ti circonda,
e quando il mare ti sembra profondo, l’ancora la mia mano,
questa mano che or ti tiene, neonata,
forte più delle sue forze,
(il meglio dare).

1 Agosto 2020

di Giancarlo Petrella,
Proprietà letteraria riservata©

Ho voluto che il mio primo ‘articolo’ consistesse in una poesia dedicata a mia figlia, Talia.