le sostanze di Aristotele

La sostanza è ciò di cui è fatto l’essere che è inteso come individuo concreto ossia il questo e il qui (una persona, un animale, una cosa). La definizione sopra riportata viene associata da Aristotele alle sostanze prime perché esistono in modo autonomo e fungono sempre e soltanto da soggetti anche da un punto di vista grammaticale. Queste sostanze possono essere analizzate sia da un ambito ontologico ossia i soggetti reali; che da uno logico cioè i soggetti logici. La sostanza, il soggetto reale è l’individuo concreto che possiede diverse proprietà che a loro volta sono le categorie e che sono il soggetto logico ossia i modi nei quali si predica l’essere. Le sostanze seconde derivano dalle sostanze prime, come ad esempio la specie umana, e non possono esistere indipendentemente dagli individui concreti. Dunque esiste l’uomo singolo ,non l’umanità e ciò costituisce una grande differenza rispetto al pensiero di Platone.

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la fisica di Aristotele

Lo studio del mondo fisico per Aristotele rientra nelle scienze teoretiche. Esse rappresentano la conoscenza assoluta verso la quale gli uomini aspirano. La fisica riguarda quel mondo che Platone considerava inferiore e che viene rivalutato da Aristotele. La fisica per Aristotele è, infatti, una delle scienze più importanti e per tale ragione Aristotele può essere considerato uno scienziato.

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la logica aristotelica

La logica è un metodo comune a tutte le scienze nello studio dei ragionamenti. I vari tipi di ragionamento sono: induzione/intuizione, dal particolare all’universale e deduzione, dall’universale al particolare. La logica aristotelica è una scienza, che Aristotele, in qualche modo, non considera veramente una scienza, ma una tecnica, uno strumento con cui capire, comprendere e analizzare i vari problemi.

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la ricerca del sapere, Aristotele

L’uomo condivide con gli animali la sensazione, fra i diversi tipi di sensazioni quelle più importanti sono certamente l’udito e la vista; e tramite questi che apprendiamo maggiormente. Qui abbiamo ancora quella traccia di importanza dell’oralità, del primato dell’oralità sulla scrittura. Aristotele è il primo che concepisce che diversi tipi di scienze esistono perché esistono diversi tipi di oggetti. La singola sensazione riguarda il singolo oggetto o evento definito nello spazio e tempo; ciò che si percepisce e quello del qui ora. Tutto ciò nel linguaggio aristotelico si traduce sostenendo che la sensazione concerne il che, non ancora il perché.

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