Becket e il suo re

Il cinema ha sempre avuto un ruolo rilevante nella vita di ciascun individuo, nella cultura, nella formazione e nell’informazione di ognuno di noi. Nel cinema, come nel teatro, la potenza comunicativa è enorme: favorisce uno sviluppo empatico fortissimo, mette in risalto le sfaccettature fantasiose, l’estro, la poetica di ogni anima. Tuffarsi all’interno di un film, o di un’opera teatrale, permette di nutrire la mente, il corpo e l’anima; entrarne in contatto costante e conoscere la storia che si sviluppa attraverso le vicende narrate apporta all’individuo una crescita morale, oltre che culturale.

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Nietzsche e Pirandello

Pirandello è un lettore accanito di Nietzsche (lo sostenne in un’intervista del 1936). Nietzsche ne La Nascita della Tragedia sostiene che i Greci contro l’abisso dionisiaco avevano alzato statue bianche per difendersi dal baratro; così Pirandello dice, in merito a questa analogia, che lui le ha «scrollate»; si ha così un accenno del decostruzionismo: vengono decostruiti, infatti, tutti gli elementi e tutti gli aspetti della psiche e della morale.

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i Vichinghi in America

Anche se è difficile da abbandonare l’idea del mito di Colombo, è ormai un fatto certo. Fin dal 1960, con la scoperta di un antico villaggio vichingo nella parte settentrionale dell’isola di Terranova, ora parte del Canada, si ha la certezza storica che i Vichinghi “scoprirono” l’America almeno 500 anni prima di Colombo. In questo sito, oggetto di lunghi anni di ricerche
archeologiche, sono stati portati alla luce i resti di abitazioni: tre sale in grado di alloggiare 80 persone ciascuna, una fucina, una falegnameria, numerosi utensili tipici del popolo vichingo e sono state trovate anche le tracce di un vero e proprio cantiere navale.

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la volontà di potenza

Sullo sfondo della visione prospettica, di cui abbiamo largamente parlato, si colloca la trasvalutazione di tutti valori, «logica» conseguenza del crepuscolo degli idoli, de la filosofia del martello. Stiamo parlando de la volontà di potenza. La Volontà di Potenza è anche il titolo di diverse raccolte, postume, di appunti di Nietzsche; la critica secondaria si divide proprio su questo punto, ovvero se considerare tali raccolte come genuine, espressioni autentiche o se risultano estrapolate fuori dal loro proprio contesto. Esistono inoltre varie edizioni del testo, de La Volontà di Potenza; una curata dai fratelli, una dalla sorella etc.

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il condottiero leggendario

Napoleone nasce il 15 Agosto 1769 ad Ajaccio, morirà il 5 Maggio 1840 a Sant’Elena. Quello di Napoleone non è semplicemente un personaggio storico: è un riferimento, passato di secolo in secolo, assumendo una forma quasi mitologica tanta la sua importanza e grandezza. Il culto della sua persona è continuato ben oltre la sua morte, ed è stato celebrato da innumerevoli artisti, poeti e musicisti. Le sue tappe furono decisive a livello politico e militare: difatti, è stato il generale francese per eccellenza, nonché fondatore del Primo Impero Francese (di cui egli stesso si incorona imperatore) e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea, detta anche Età Napoleonica. Col termine leggenda Napoleonica si indica tutto l’insieme di aneddoti e opere d’arte pensato per celebrarlo, e farne l’oggetto di un culto. Pochi uomini nella storia dell’umanità hanno saputo suscitare tanta ammirazione e anche pareri così contrastanti. Dalle origini della sua carriera politica e sino al colpo di stato, tutte le sue conquiste e vittorie militari furono elementi che lo resero una delle personalità più note della storia della Francesi e dell’Europa.

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il Capitale di Marx

Nelle lezioni precedenti abbiamo analizzato vari aspetti: abbiamo visto che il salario dell’operaio non è congruo a quanto lui effettivamente produce (quindi al valore stesso dell’operaio), dunque anche l’operaio ha un suo valore dato dalla capacità produttiva. Successivamente abbiamo visto che esiste un tempo di lavoro supplementare, in cui vi è il capitalista che non paga l’operaio e qui entra in gioco il plusvalore. Abbiamo potuto vedere il valore di scambio e compreso che esso non coincide con quello di uso e con il prezzo finale.

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Carlo Magno e i Sassoni

Si trattò della campagna militare in assoluto più lunga e più ardua che Carlo abbia mai fatto. Si combatterono in tutto diciotto battaglie e si conclusero con l’annessione della Sassonia al regno dei Franchi, e con la conversione di questi al cristianesimo dal paganesimo germanico. Il territorio sassone si può suddividere in quattro regioni diverse: Ostfalia, Angria, Vestfalia e la Nordalbingia.

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Marx, il plus valore

Abbiamo visto precedentemente il concetto di struttura e sovrastruttura a cui possiamo allacciare la questione della ideologia. Una delle ideologie più persuasive dell’epoca di Marx è il capitalismo cioè l’accumulo incondizionato di ricchezze, di denaro. Vi è un’opera, la più importante di Marx che s’intitola per l’appunto Il Capitale, il cui primo libro è stato pubblicato quando era ancora in vita; a quest’opera si riallacciano problemi di natura economica, filosofica e, ovviamente, morale. L’ideologia fondamentale del capitalismo è quella che sostiene che sia l’unica realtà possibile, non può darsi un’alternativa. Invece abbiamo visto che secondo Marx esiste una possibile alternativa, che già fu e potrebbe essere (il feudalesimo prima o il comunismo nel futuro). Questa naturalizzazione del capitalismo viene criticata da Marx e siccome egli è un materialista inizia a parlare proprio delle merci.

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struttura e sovrastruttura

Di Marx vedremo due aspetti importanti: il primo è la questione del materialismo storico dialettico e l’altro è il capitale e le eventuali critiche in esso contenute. Abbiamo visto in classe la questione del calvinismo, ma perché è importante e cosa c’entra? Bisogna dire che Calvino aveva posto come segno della Grazia Divina la ricchezza, cioè l’accumulo di denaro: in questa impostazione colui che ha benessere, prodotto dal lavoro, è già in qualche modo salvo, è segno della Grazia che diventa visibile e sicura tramite la ricchezza (generata dal lavoro). Di conseguenza, il povero è quello che commette il peccato ed è escluso dalla Grazia di Dio; impostazione molto diversa da quella del Medioevo, dove il povero era la presenza di Cristo nella società.

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