la concezione materialistica della storia

La scoperta del fondamento immotivato del principio della proprietà privata posto a base delle teorie della economia politica classica e l’aver conosciuto la funzione costitutiva dell’alienazione svolta dai rapporti economici propri dell’economia di mercato capitalista, segnano il passaggio di Marx dall’umanismo al materialismo storico, ovvero la transizione dall’idealismo al «sapere reale» della storia. Il testo in cui si concretizza tale processo è l’Ideologia tedesca, scritta da Marx ed Engels insieme.

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conclusioni su Aristotele

Sicuramente Aristotele ha una sensibilità enciclopedica, inoltre vi è sempre quella premessa tra la coincidenza della struttura dell’essere e del pensiero, dunque la frammentazione del sapere non avviene perché in qualche modo il sapere è tutto unito. Abbiamo visto anche come metodo, come strumento, la logica alla ricerca del senso del mondo e l’attuazione delle varie discipline, ora vediamo la fisica, Dio e l’anima. Abbiamo visto le quattro cause, l’origine dei fenomeni che vengono analizzati in base alle quattro cause (materiale, formale, efficiente, finale) ed ogni ente tende alla realizzazione della propria essenza immanente, non è trascendente, come in Platone è l’iperuranio.

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Epicuro, vita e pensiero

Epicuro nacque sull’isola di Samo il 10 febbraio 341 a.C. dall’unione tra Neocle, un maestro di scuola, e Cherestrata, una “maga”. Il suo nome deriva dal greco e significa “soccorritore”, in onore del dio Apollo. Fu educato nella scuola di Panfilo, dove segui il pensiero platonico, e successivamente frequentò la scuola di Nausifane, seguace della dottrina democritea a Teo, in Asia Minore. Nel 312, appena dopo aver elaborato la sua dottrina, fondò la sua scuola con sedi a Mitilene e a Lampasco e, successivamente, ad Atene, proprio dove aveva già svolto servizio militare (o “efebato”) qualche anno prima, aiutato dal fatto di avere la cittadinanza ateniese ottenuta dal padre per essere stato un colone lasciando la propria terra in seguito ad una guerra. La scuola ad Atene era provvista di un giardino dove i discepoli (composti da persone di ogni classe sociale e di ogni sesso) seguivano le lezioni e gli scritti.

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ateismo ed individualismo

Nel micro-intervento del filosofo ed opinionista Diego Fusaro vengono affrontati svariati argomenti, tutti però, legati dal macro argomento che è l’ateismo e gli effetti di quest’ultimo sulla società post- moderna. L’ateismo viene definito come perdita della verità, intesa come bene comunitario, e vittoria di un’irrilevanza generale dovuta anche al compimento del mondo nichilista, infatti nell’età post-moderna si realizza l’annuncio di Nietzsche con la morte di Dio. Inoltre Fusaro sviluppa una vera e propria critica nei confronti dell’ateismo perché lo ritiene responsabile dell’odierno materialismo e capitalismo, per quanto mi riguarda, invece, non capisco come una società basata sulla religione e su legami di fratellanza, possa influenzare e cambiare un sistema come quello capitalistico e quello dello scambio merce che ormai è radicato nella nostra società dagli inizi di quest’ultima e che crea, a differenza di interrompere, legami tra comunità piccole o grandi che siano, grazie proprio alla forma merce, che Fusaro definisce “unico fondamento a cui tutti gli altri sono subordinati”, avvengono questi scambi che aiutano la società e contribuiscono allo sviluppo di nuovi legami tra comunità e non ad un individualismo imperante che si traduce nel sistema tomistico, basato su una società che procede ad una scomposizione di ogni aggregato comunitario.

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Fede e sentieri su Hegel

Hegel sostiene che l’ateismo sia la perdita di interesse per la verità tipica di un mondo in cui tutto diventa irrilevante. Si può sostenere che Hegel rimanga ateo, in quanto nega l’esistenza di un Dio creatore, trascendentale. Per lui infatti la realtà coincide con l’Assoluto, Dio consisterebbe nella Storia, ovvero nella manifestazione più propria dell’Assoluto.

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Lenin, l’anticoloniale

Lenin, fu sempre connotato sotto il termine di anticoloniale. I movimenti anticoloniali in tutto il mondo, sono stati sicuramente entusiasmati dalla rivoluzione russa, la quale ha alimentato la speranza che gli imperi europei potessero essere rovesciati. Non è un caso: la rivolta contro l’impero era parte centrale nella strategia di Lenin.

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