Le categorie di Aristotele

Le Categorie sono un libro scritto da Aristotele raggruppato nel “organon”, composto da 6 opere Aristoteliche organizzate da Andronico di Rodi; esse trattano principalmente il modo in cui l’essere viene compreso e analizzato dall’uomo. Aristotele era contro il pensiero platonico, in quanto quest’ultimo, per riuscire a spiegare l’essere (l’essente), portava quest’ultimo e la realtà in un mondo ideale, ossia l’iperuranio; per Aristotele questa classificazione non è adatta a determinare l’essere nel nostro mondo, e questo è uno dei vari motivi per cui ha scritto le categorie, per riuscire a classificare ed identificare l’essere utilizzando la logica.

Per Aristotele l’essere si determina utilizzando 10 categorie: 1. la sostanza (ciò a cui ci si riferisce: una persona, un oggetto etc.); 2. la qualità (che caratteristiche ha una sostanza); 3. la quantità (in che quantità si manifesta una sostanza); 4. la relazione (comparazione con altre sostanze); 5. l’agire (l’azione compiuta da una sostanza); 6. il subire (azione subita da una sostanza, opposto all’agire); 7. il dove (dove si trova una sostanza) e 8. il quando (il tempo in cui si trova una sostanza).

Basterebbero le prime otto categorie per poter analizzare un essere, ma Aristotele decide di aggiungerne altre due per compiere una determinazione ulteriore: 9. l’avere (un qualcosa che una sostanza possiede)e 10. Il giacere (la situazione in cui una sostanza si trova). Notiamo come alcune di queste categorie possono riportare con il pensiero ad una specie di analisi grammaticale (chi, come, quando, dove etc.), questo avviene perché studiando l’essere Aristotele si rifà ad un modello logico proprio della grammatica.

Le categorie possono essere analizzate attraverso due procedimenti: logico e ontologico. Con il processo logico le categorie sono viste come il modo in cui l’essere si manifesta nelle cose, mentre tramite il processo ontologico le categorie sono rappresentate come le caratteristiche fondamentali e supreme dell’essere (vengono definite in questo modo perché non possono essere altrimenti e perché sono il massimo livello di categorizzazione, astrazione, dell’essere)

La sostanza è la determinazione prima di ogni essere, tutte le altre categorie la  presuppongono in quanto la qualità è qualità di una sostanza, come il subire è il subire di una sostanza; possiamo quindi affermare che la sostanza è il punto di riferimento di tutte le altre categorie.

Compendio stilato dallo studente Matteo Venanzoni, Liceo Scientifico Statale Antonio Labriola (RM).

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