Hegel sostiene che l’ateismo sia la perdita di interesse per la verità tipica di un mondo in cui tutto diventa irrilevante. Si può sostenere che Hegel rimanga ateo, in quanto nega l’esistenza di un Dio creatore, trascendentale. Per lui infatti la realtà coincide con l’Assoluto, Dio consisterebbe nella Storia, ovvero nella manifestazione più propria dell’Assoluto.
Leggi tuttoLenin, il filosofo
Lenin fu un politico e politologo (studioso delle diverse modalità di organizzazione delle unità politiche) russo, che fin da subito dimostrò tendenze rivoluzionarie. All’età di 18 anni, iniziò a studiare Marx, interessandosi particolarmente al concetto di capitale secondo quest’ ultimo.
Leggi tuttoLenin, l’anticoloniale
Lenin, fu sempre connotato sotto il termine di anticoloniale. I movimenti anticoloniali in tutto il mondo, sono stati sicuramente entusiasmati dalla rivoluzione russa, la quale ha alimentato la speranza che gli imperi europei potessero essere rovesciati. Non è un caso: la rivolta contro l’impero era parte centrale nella strategia di Lenin.
Leggi tuttol’ateismo e la nuova fede
Ogni uomo, all’interno di una società basata sulla concordia ed il reciproco sostegno, ha dentro di sé dei valori, inseriti a priori da una figura trascendentale, che da secoli identifichiamo con il concetto di Dio. Se un individuo che si muove in una piccola realtà sociale e primordiale, chiamata famiglia, concepisce nella sua interiorità il valore comunemente condiviso della bontà, per cui anche se appena nato e privo di ogni educazione non è indirizzato a nessuna forma di violenza, ciò sta inevitabilmente ad affermare che l’uomo che vive in comunità condivide dei valori, valori promulgati da una figura esterna a noi, Dio.
Leggi tuttoHegel e l’assoluto
Lo Spirito Assoluto è il momento in cui l’Idea giunge alla piena coscienza della propria infinità, ed è il risultato di un processo dialettico rappresentato dall’arte, dalla religione e dalla filosofia.
Leggi tuttola poetica aristotelica
Nella poetica Aristotele analizza la poiesis (come già abbiamo visto), ovvero la scienza del produrre. Più che dedicarsi alla figura del poeta intesa come creatore, Aristotele si focalizza sulla particolarità che l’uomo imiti la natura, cosa già a sua volta sostenuta da Platone, e questa imitazione è un aspetto che differenzia l’uomo dagli animali, ed è connaturata ad ogni singolo uomo. L’imitazione costituisce una delle sorgenti del sapere e al tempo stesso una fonte di piacere. La poesia, fondata su armonia e ritmo, imita la natura, ma imita ciò che più è universale, per questo in qualche modo risulta più perfetta della natura stessa: ciò che non può fare la natura, lo fa l’opera d’arte. Secondo Aristotele l’opera per eccellenza è la tragedia, una forma drammatica e non narrativa, ove abbiamo un’azione seria e in sé compiuta attraverso eventi che suscitano pietà e terrore.
Leggi tuttoscienze diverse, oggetti diversi
Abbiamo scienze che hanno come oggetto il necessario, altre il possibile. Ciò che è necessario certamente è regolare, con scarse eccezioni; differente da ciò che è accidentale ovvero che non avviene sempre nello stesso modo, e se dovesse avvenire sempre non avrebbe di per sé una necessità ontologica.
Leggi tuttola Metafisica di Aristotele
La metafisica è un’opera di Aristotele, è un’opera scritta ovviamente da lui per quanto concerne i singoli libri ma non è stata raccolta da lui, è stata raccolta successivamente e tutti questi libri da un punto di vista bibliotecario furono messi dopo i libri di fisica, dunque “meta-fisica”. Questo termine che ha un valore letterale, è molto felice perché poi va ad indicare anche le problematiche metafisiche che hanno a che fare con un mondo trascendente.
Leggi tuttol’anima secondo Aristotele
Oggi vedremo la concezione di Dio per Aristotele. Dio è una sostanza immutabile ed eterna ed è causa del movimento dell’universo; non si tratta di una visione antropomorfica, dunque non è una persona, né è un ente assolutamente buono, né ama il mondo e con la propria volontà provvede a regolarlo secondo un piano provvidenziale; dunque non si indentifica con le religioni monoteistiche, ma rimane il principio supremo dell’universo.
Leggi tuttoil Cosmo aristotelico
In questa lezione vedremo la visione del Cosmo secondo Aristotele. Il Cosmo aristotelico è compatto e ordinato, in esso ogni cambiamento ha una causa e uno scopo specifico; abbiamo visto le varie cause e quella finale è certamente una delle più importanti in qualche modo, non solo nell’ambito morale. Il cosmo di Aristotele non presenta spazi vuoti, è finito, è compiuto, esso presenta un centro, un alto, un basso e quindi ha anche un confine, e quale sarà questo confine? La sfera delle stelle fisse.
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