Uno dei testi kantiani più suggestivo e importante è lo scritto Per la pace perpetua (1795), il quale mostra la dipendenza di tanti aspetti della sua filosofia dai problemi della teodicea, termine filosofico introdotto da Leibniz, per riassumere il problema, presente in molte religioni, della sussistenza del male nel mondo in rapporto alla giustificazione della divinità e del suo operato. L’occasione del saggio fu la pace firmata a Basilea il 5 Aprile 1795 tra la Repubblica francese e la Prussia, però già dieci anni prima, Kant aveva espresso le stesse speranze riguardo il futuro dell’umanità. Il tema è affrontato da Kant sottoforma di un trattato internazionale, includendo articoli preliminari e definitivi per la pace perpetua tra gli Stati, nonché due Supplementi: Garanzia e Articolo segreto per la pace perpetua (appendice divisa in due parti sui rapporti tra politica e morale).
Leggi tuttoNietzsche e il nazismo
Per quanto sia interpretato e considerato come il precursore del nazionalsocialismo, Nietzsche non affronta e non vede nascere l’ascesa del nazismo stesso in Germania. Questo suo essere immesso come radice del nazismo deriva dal fatto che compie una premonizione tale da poter essere affiancata all’ideologia del nazismo e queste parole sono:
Leggi tuttoSull’Ideologia tedesca di Marx
“Ideologia tedesca” è un testo scritto da Marx ed Engels, tra il 1845 ed il 1846 a Bruxelles, che rimase inedito fino al 1932, lasciato alla “critica corrosiva dei topi”. È un testo molto importante in quanto in esso vengono sistematizzati alcuni punti decisivi del pensiero dei due filosofi; segna inoltre la rottura tra il “primo Marx” (umanista, filosofo, teorico dell’essenza del genere) ed il “secondo Marx” («scienziato», studioso dei modi di produzione e disincantato e critico verso la filosofia).
Leggi tuttoLe categorie di Aristotele
Le Categorie sono un libro scritto da Aristotele raggruppato nel “organon”, composto da 6 opere Aristoteliche organizzate da Andronico di Rodi; esse trattano principalmente il modo in cui l’essere viene compreso e analizzato dall’uomo. Aristotele era contro il pensiero platonico, in quanto quest’ultimo, per riuscire a spiegare l’essere (l’essente), portava quest’ultimo e la realtà in un mondo ideale, ossia l’iperuranio; per Aristotele questa classificazione non è adatta a determinare l’essere nel nostro mondo, e questo è uno dei vari motivi per cui ha scritto le categorie, per riuscire a classificare ed identificare l’essere utilizzando la logica.
Leggi tuttole origini dell’Islam
La penisola arabica è prevalentemente desertica e pianeggiante ma nell’antichità era conosciuta come Arabia felix; anche se terra arida v’erano delle coltivazioni rigorose e splendidi giardini. Gli arabi ad Occidente commerciavano con altre popolazioni dandogli spezie e aromi, preziosi prodotti orientali. Nell’entroterra dell’Arabia vi abitava una popolazione chiamata beduini, una popolazione nomade che si occupava di pastorizia ovina, si spostavano con i dromedari nel deserto. La produzione agricola si limitava in delle piccole oasi, però il ricavato non era sufficiente per il sostentamento di uomini e animali.
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