Lo studio del mondo fisico per Aristotele rientra nelle scienze teoretiche. Esse rappresentano la conoscenza assoluta verso la quale gli uomini aspirano. La fisica riguarda quel mondo che Platone considerava inferiore e che viene rivalutato da Aristotele. La fisica per Aristotele è, infatti, una delle scienze più importanti e per tale ragione Aristotele può essere considerato uno scienziato.
Le tesi fondamentali della fisica sono anche il Dio, come primo motore immobile, e l’anima; la fisica oltre che scienza empirica presenta anche caratteri della teologia (“theos” e “logos” ossia discorso su Dio) e della psicologia. La fisica per Aristotele si occupa delle sostanze che mutano e si trasformano (sostanze prime e seconde); e riguarda, dunque, la teoria dei movimenti che porta all’elaborazione di quattro cause dei suddetti movimenti:
● Materiale: risponde alla domanda “com’è fatta una cosa?”. La sedia per esempio è fatta di legno.
● Formale: è l’essenza ; è quella cosa che fa sì che quella cosa sia la cosa e non un’altra cosa. Come ad esempio il progetto della sedia.
● Efficiente: indica la forza che genera il mutamento. Come ad esempio l’artigiano.
● Finale: risponde alla domanda “per quale motivo o scopo è stata fatta quella cosa?”. Nel caso dell’esempio fatto può essere il guadagno o semplicemente il fatto di sedersi.
Trascrizione di una lezione su Aristotele.