la ricerca del sapere, Aristotele

L’uomo condivide con gli animali la sensazione, fra i diversi tipi di sensazioni quelle più importanti sono certamente l’udito e la vista; e tramite questi che apprendiamo maggiormente. Qui abbiamo ancora quella traccia di importanza dell’oralità, del primato dell’oralità sulla scrittura. Aristotele è il primo che concepisce che diversi tipi di scienze esistono perché esistono diversi tipi di oggetti. La singola sensazione riguarda il singolo oggetto o evento definito nello spazio e tempo; ciò che si percepisce e quello del qui ora. Tutto ciò nel linguaggio aristotelico si traduce sostenendo che la sensazione concerne il che, non ancora il perché.

Un ruolo primario lo ha la memoria, anche alcune specie di animali possiedono la memoria, che consente di conservare le informazioni ricavate mediante la percezione; sì ha dunque l’esperienza ovvero un insieme di molti ricordi della medesima cosa: una sensazione di bruciore non è ancora esperienza, ma l’esperienza consiste nel ripetersi della medesima sensazione: il classificarla.ñ

Per Aristotele dall’esperienza si genera la tecne, ma la tecne è caratterizzata dall’avere la conoscenza dell’universale, non del particolare. Adesso esempio un medico ha una tecne, cioè la sua conoscenza è basata su molteplici casi in cui una determinata medicina guarisce una certa malattia, questo tuttavia non significa in assoluto, perché come vedremo esistono altre scienze che hanno una validità assoluta, invece la medicina è una scienza del possibile.

Trascrizione di una lezione su Aristotele.

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