Nella notte eterna del cimitero di Père-Lachaise passeggio; dei sampietrini senza nome ho compassione. Quando il rancore muove a vita i fantasmi, da sotto i caldi avelli sento l’inutil peso che l’uomo diede al senso, l’imbellettare e ‘l potenziare una semplice categoria del pensare; un semplice concetto distillato fin le viscere, nel delirio dell’uman cosmo antropomorfizzare. Di fronte alla sofferenza non ne chiedo il perché; nella notte eterna del cimitero di Père-Lachaise passeggio, dei sampietrini senza nome ho compassione.
Leggi tuttola proto-maiolica
Con la tecnica cosiddetta “proto-maiolica” si usa un solo tipo di rivestimento, pur se alcune parti ne vengono lasciate prive; è da sottolineare che la proto-maiolica che si produce nelle zone dell’Italia Meridionale è legata all’area tecnica tunisina. Invece la ceramica laziale ha una tradizione delle forme locali e le tecniche sono molteplici – tuttavia quella decorata a Roma è più vicina alle produzioni del Meridione che non a quelle del Centro.
Leggi tuttoLa mia mano
Vorrei essere la tua roccia quando la sabbia ti circonda,
e quando il mare ti sembra profondo, l’ancora la mia mano,
questa mano che or ti tiene, neonata,
forte più delle sue forze,
(il meglio dare).
1 Agosto 2020
di Giancarlo Petrella,
Proprietà letteraria riservata©
Ho voluto che il mio primo ‘articolo’ consistesse in una poesia dedicata a mia figlia, Talia.